Ricerche in superficie

Ci sono emergenze per le quali intervenire in maniera tempestiva è fondamentale. Le Unità Cinofile possono essere impiegate per supportare in maniera rapida ed efficiente il compito di ricerca effettuato dalle Forze dell’Ordine.


Ragazzini che si allontanano da casa, anziani che soffrono di Alzheimer o demenza, escursionisti che perdono l’orientamento, possono essere ritrovati o rintracciati in minor tempo grazie allo straordinario fiuto dei cani da ricerca.

Per il naso del cane, l’odore dell’essere umano è identificabile e rintracciabile a centinaia di metri di distanza.

Cercare accuratamente tra cespugli, siepi, avvallamenti del terreno, corsi d’acqua, zone fangose.

Durante la ricerca il cane si affida alle indicazioni che via via gli vengono impartite dal suo conduttore riguardo la zona da perlustrare.

Il suo scopo è seguire una traccia, datagli dal proprio partner a due zampe tramite un input (un indumento o qualcosa che abbia l’odore del disperso).

“VAI VAI VAI” – “AVANTI AVANTI” – “CERCA” ripetuto o magari urlato.

Riuscire a “leggere” il proprio cane. Essere pronti a seguirlo. Motivarlo al momento giusto, capaci di decifrare e comprendere i suoi segnali.

Sta seguendo la traccia? Sta seguendo una traccia diversa? È fuori traccia? È sotto stress?

Durante la ricerca il conduttore si deve fidare e affidare al naso del cane. È il suo compagno di lavoro e lo segue aggiustando la propria corsa fino al ritrovamento del disperso.

Lavorare in squadra con il proprio cane è qualcosa che va oltre la comprensione di gesti e comandi: è fidarsi reciprocamente del lavoro svolto sapendo che l’uno lavora per l’altro, sapendo che l’uno è sostegno per l’altro.

La ricerca in superficie richiede un forte affiatamento cane-conduttore perché entrambi devono operare e collaborare lavorando a distanza, spesso senza vedersi.


L’addestramento ha l’obiettivo di migliorare e rafforzare la capacità di intesa tra cane e conduttore, qualità indispensabili per la buona riuscita di una qualunque unità cinofila.

Simulazioni di interventi reali

Le nostre U.C. sono mantenute in costante allenamento grazie ad esercitazioni svolte regolarmente durante l’anno sia in montagna che in zone di pianura, per poter garantire la massima efficienza in caso d’intervento.

Durante l’intera giornata d’addestramento ogni U.C. si trova di fronte uno scenario complesso, con una o più persone coinvolte e difficoltà appositamente create per non escludere alcuna variante possibile.

Lavorando su terreni sempre nuovi e diversi, si mette alla prova la comunicazione tra il conduttore e il suo cane all’opera sul campo, con l’obiettivo di migliorare le doti naturali del cane e le abilità del suo partner umano nel guidarlo al meglio nelle ricerche decifrando in modo corretto i segnali che riceve.

Obbedienza e percorsi ad ostacoli

Un buon addestramento è fondamentale sia per il cane che per il suo conduttore al fine di migliorare e stimolare ulteriormente la loro capacità di collaborazione e coordinazione, soprattutto in caso di situazioni di pericolo.

Per poter affrontare i numerosi imprevisti che possono accadere durante gli interventi di ricerca dispersi, si lavora molto sull’obbedienza e sull’esecuzione di esercizi finalizzati ad aumentare il controllo sul cane e a insegnare al cane l’autocontrollo.

Avere un cane gestibile, ci permette di evitare situazioni a rischio per lui e per noi.

L’Unità Cinofila non è qualcosa che nasce dal nulla. È il frutto dell’impegno quotidiano e dell’affiatamento costruito con perseveranza e dedizione in tanti anni di lavoro.